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Probabilmente nell’esatto momento in cui starete leggendo questo articolo, il Comune di Parma prenderà una decisione determinante, che coinvolgerà via D’Azeglio. Perché ve lo racconto, vi chiederete?

Perché via D’Azeglio, oltre ad essere il cuore pulsante di un centro storico di grande tradizione partigiana, ora dal profumo multietnico, è anche la via e il luogo della vita universitaria.

Come forse saprete già, è in via D’Azeglio che si trova la sede di Lettere e Filosofia dell’ateneo dell’Università di Parma.

Ma questa volta non è di università e di studi che parleremo.

Motivazioni

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L’Oltretorrente, il quartiere che accoglie la via di cui parliamo, è in questo momento il centro infuocato di una polemica che infuria tra la via della movida per eccellenza; quella via che di giorno è percorsa da studenti impegnati a correre da una lezione all’altra, profumata dall’odore del cibo e dalla multiculturalità, si trasforma in serata nel luogo del divertimento studentestco e al tempo stesso, per molti abitanti, diventa l’incubo di bottiglie rotte, chiasso a non finire e degrado agli angoli delle vie.

Sono 250 le famiglie che chiedono al Comune un cambiamento: oggi, mentre leggerete questo post, il Comune pare che discuterà un nuovo regolamento che dovrebbe prevedere chiusura della strada come premio a gestori virtuosi.

Vicenda contestatissima, presenta ancora una grande quantità di punti oscuri: da una parte i gestori virtuosi dei locali, dall’altra le famiglie che lamentano rumore fino a notte fonda, e infine i commercianti, che vedendosi chiusa la strada temono un calo delle vendite e difficoltà di ogni genere.

Come finira? Stay tuned!


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