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«La musica italiana fa schifo, è solo una m***a commerciale». Questa la risposta dell’hipster medio italiano, quello che ascolta solo canzoni di band islandesi che suonano tarantelle celtiche con corna di cervo in lingua aramaica; ma è anche la risposta dello zarro di Quarto Oggiaro, che ascolta dj da nomi e canzoni improponibili che, quando parte il beat è subito reparto di psichiatria all’ora di ginnastica. Puoi anche iniziare una discussione con loro ma il problema è che hanno ragione. O quasi. Ecco una manciata di artisti che danno speranza di un futuro migliore per la musica italiana.

Erica Mou, la pugliese con la chitarra

Pugliese doc, annata ‘90, cantautrice, Premio della critica e della sala stampa Sanremo 2012, colonna sonora per il film “Una piccola impresa meridionale” di Rocco Papaleo, un Alex Britti al femminile: lei, la sua chitarra e testi ti trasportano in un mondo incantato e fantastico. Con il suo ultimo disco “Contro le onde” (2013, Sugar) ha dimostrato di essere una delle migliori cantautrici italiane emergenti. W la puglia, w i pugliesi. E ora beccatevi il video, con tanto di Riccardo Scamarcio.

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Brunori SAS, il cantore dandy

Dario Brunori, classe ‘77, calabrese (come me), cantautore, targa Tenco “miglior esordiente” 2010, irriverente, romantico, dandy, barbone hipster, scrittore di testi meravigliosi, da pelle d’oca, da cantarli urlando ad occhi chiusi e sognare. Ogni sua canzone ha una storia diversa, si va dalla pubertà di “Guardia 82” alla depressione di “Kurt Cobain”, ma hanno lo stesso fascino, appena inizi ad ascoltare una sua canzone, sono sicuro ascolterai tutti e 3 i dischi e rimarrai affascinato almeno da 8/10 canzoni. Questo è il pezzo di apertura del nuovo album “Vol.3 Il cammino di Santiago in Taxi”.

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Lo Stato Sociale, l’indie rock incazzato

Gruppo indie rock, bolognese, geniali, poco politically correct, sempre incazzati con il mondo (con l’Italia in particolare), destinano ad Emergency le royalties delle prime due settimane di vendita del nuovo disco “L’Italia peggiore”, l’aprile scorso “C’eravamo tanto sbagliati” è diventato brano rivelazione su iTunes scalando poco a poco la classifica dei brani più venduti, in tour questo inverno in quasi tutta Italia. Perché non andare a vederli?

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In verità ce ne sono tanti altri che meriterebbero di essere ascoltati, magari siete proprio voi a cantare o suonare da soli o in una band o conoscete un’artista emergente: contattateci perché saremmo contenti di parlarne nei nostri prossimi articoli. Sono sicuro avremo nuove puntate di “Listen to Italy”.

Buona musica.


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