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Gli studenti sono esseri umani e, in quanto tali, hanno una vita sessuale. Dato questo assioma, va da sé che il sogno di tutti noi studenti è una camera singola nella quale portare con noi le nostre conquiste. Non sempre ciò accade e alcuni si ritrovano a dover condividere una camera doppia (ho conosciuto anche gente che dorme in tripla!).

Data la mia magnanimità e la mia esperienza quasi biennale in doppia, è arrivato il momento in cui StudentiFuori.it – come fanno troppo tardi i genitori – parli anche di queste cose. Ecco a voi le regole del rimorchio in doppia.

Ah… se la vostra conquista è il vostro coinquilino o la vostra coinquilina, questo articolo è totalmente inutile.

SIATE TRASPARENTI, SEMPRE

Chiamatele “coccole”, se i termini hard vi fanno arrossire. Dite che volete restare soli con lui/lei. Dite che è in previsione uno scambio di energie in serata. Dite quel che vi pare, ma avvertite sempre chi condivide la stanza con voi… e siate chiari anche sulla durata. Non dico che dobbiate cronometrarvi (oddio!), ma siate comunque chiari anche nel comunicare quando il campo sarà nuovamente libero (tramite messaggio o comunicandolo preventivamente).

APPROFITTATE DELLE ASSENZE PROGRAMMATE DEL COINQUILINO

A meno che non abbiate una pianta come coinquilino, approfittate dei momenti in cui c’è una forte improbabilità che lui/lei si trovi in stanza (per lavoro, per studio, perché va a trovare i suoi nel weekend o per lo stesso motivo vostro).
È buona abitudine dell’assente preannunciare il suo ritorno, se imprevisto. Io sono solito avvertire sempre nel caso sappia di correre il rischio di brutte figure.

CHIUDERE DALL’INTERNO

Il vostro coinquilino non è un IBM e nemmeno preveggente, e potrebbe dimenticare – o ignorare – il fatto che voi vi troviate in uno scambio di “coccole”. Per questo motivo, chiudete la porta dall’interno. Non vi risparmierete la sua sfuriata, ma vi eviterete almeno un imbarazzante siparietto a tre. Sempre sperando che dentro la stanza non ci siano più di due persone…

E ADESSO TOCCA A VOI!

No, fermi, cosa avete capito! Ri-abbottonatevi. No! No! Nemmeno quello! Giù l’iPhone. Bravi, sedatevi. L’unica cosa che vi chiedo è quella di completare questo mini-galateo aggiungendo altre regole, se lo ritenete opportuno o se ne adottate altre con il vostro coinquilino o la vostra coinquilina.

Se vi siete ritrovati in situazioni imbarazzanti, invece, forse è il caso che stampiate questo articolo e lo appendiate sulla porta.


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