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È iniziato il nuovo anno accademico! E’ il magico momento in cui decidi che tutto sarà diverso, che quest’anno studierai più dei precedenti, che ti sveglierai presto, che andrai in palestra tre volte a settimana, che mangerai più sano e biologico, e che smetterai di ubriacarti come una scimmia ogni volta che uscirai la sera con i tuoi amici. Beh, prima che il tempo ti costringa ad affrontare la realtà dei fatti (è impossibile NON bere la sera con gli amici!), meglio concentrarsi su qualcosa di più realistico: mangiare sano.

Biologico è meglio?

C’è stato un periodo in cui la gente sceglieva di mangiare biologico perché era terrorizzata dagli OGM, i famosi cibi geneticamente modificati, “drogati” di ormoni della crescita. Ormai i controlli sul cibo sono aumentati a dismisura, e mangiare biologico è diventata quasi una moda, tanto da spingere molti “imprenditori” a sfruttarne la cresta dell’onda. Gli basta dire NO OGM, NIENTE CONSERVANTI, NIENTE PESTICIDI. Beh, sai cos’è peggio di conservanti e pesticidi? Le micotossine.

Cosa sono?

Le micotossine sono il risultato del metabolismo di funghi e muffe e possono trovarsi sulla maggior parte di cereali, verdure, frutta e ortaggi. Si sviluppano sul cibo a causa di alcuni particolari parametri di umidità e di temperatura, scatenati da fattori come una irrigazione eccessiva della coltivazione, l’uso ridotto (o anche eccessivo) di pesticidi, la mancanza di rotazione delle colture, alcuni insetti (fattore che spesso rende necessario l’uso di pesticidi), errate modalità di trasporto (ambienti con alti valori di umidità). La presenza di micotossine negli alimenti è tenuta costantemente sotto controllo da svariate normative dell’Unione Europea; ne esistono davvero tantissime, ma le più conosciute sono:

  • Deossinivalenolo (DON), molecola della classe dei tricoteceni, inibisce il corretto funzionamento delle proteine, e porta a perdita dell’appetito ed effetti immunodepressivi. Le analisi di ricerca di deossinivalenolo vanno effettuate su alimenti a base di cereali trasformati e non.
  • Ocratossina A (OTA), viene assorbita da fegato e reni, e viene associata alla nefropatia endemica del Balcani. Si trova su alimenti come cereali non trasformati, uve secche, vini e succhi d’uva, caffè, spezie o miscele di esse.
  • Aflatossine (AF), sono un gruppo di micotossine aventi struttura molto simile fra loro; la più pericolosa è l’aflatossina B1, che viene rapidamente assorbita dal fegato. Si ritiene che sia correlata al virus dell’epatite B, e può addirittura essere trasmessa da madre in figlio tramite il latte materno. Le aflatossine si trovano in alimenti quali arachidi e altri semi oleosi, frutta a guscio, frutta secca, cereali e derivati, granturco, latte e derivati.

Inoltre, la maggior parte di questi composti possono diventare agenti cancerogeni, mutageni, nefrotossici, citotossici e neurotossici.

E quindi?

Sto cercando di creare allarmismi? No. Queste tossine esistono dall’alba dei tempi e i controlli sempre crescenti e le tecniche agricole innovative ne hanno limitato sempre più la presenza. Ti sto dicendo che mangiare ortaggi e cereali è rischioso? No, ma voglio far notare una cosa a coloro che mangiano vegano per non beccarsi il cancro: mangiare vegano non vi protegge perché, come potete ben intuire, i fattori cancerogenici esistono sia sulla carne che su frutta, verdura, cereali, aria, acqua… Ovunque. Godetevi la vita, che la paura è peggio della malattia.

Ti sto dicendo che mangiare biologico è rischioso? No. Il concetto è che mangiare biologico è salutare, ma chiunque può vendere i prodotti coltivati nel proprio orticello privato, spacciandoli per biologici. Magari non saranno stati aggiunti conservanti o pesticidi, ma potrebbero anche essere stati conservati in modo non corretto e aver sviluppato delle muffe. Chiunque voglia far soldi e abbia pochi scrupoli potrebbe spacciare il proprio raccolto per “biologico” ma non utilizzare tutte le accortezze necessarie a salvaguardare la natura stessa di ciò che vende. Se proprio vuoi maggiori certezze, devi essere certo della provenienza di ciò che mangi, comprando cibo dal tuo ortolano di fiducia, che di certo sa come produrre frutta e ortaggi nel modo corretto.

Cosa possiamo fare nel nostro piccolo? Evitiamo di conservare il cibo in modo che si crei umidità, teniamo separati gli alimenti di tipologie diverse e, per l’amor del cielo, quando c’è del formaggio ammuffito o dell’uva annerita, o un vino aperto da un bel po’, buttalo via e non cercare di salvarlo tagliando via la parte più malconcia!!

It’s Science, bitch.

FdC #4: Buoni propositi, mangiare quasi-biologico.

Foto di: NCI e spiceteller

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