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C’è chi osserva le scarpe (nuove o usurate?), chi il pranzo (panino con mortadella o farro alle verdure?), chi guarda le mani. E poi c’è chi dice “dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei”. Provate a osservare i ragazzi al mattino in autobus, i vostri colleghi universitari durante la pausa pranzo… Ne riconoscete qualcuno? E siamo solo all’inizio coi primi quattro “tipi” di “lettori fuori”.

L’impegnata

L’impegnata colleziona libri di inchiesta come fossero Medaglie al Valor Civile. America Anno Zero di Lilly Gruber, La Casta di Rizzo Stella e Gomorra di Saviano sono solo alcuni dei titoli presenti nella sua biblioteca da fuori sede. A lei ogni frase deve corrispondere a un peso nella vita reale; di grandi amori e concetti contorti non sa che farsene. Vuole conoscere e essere perennemente ignorante per imparare a ogni pagina girata.

Il trasandato

Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei (parte prima)

Indossa una sacca verde, a mo’ di soldato in trincea, in cui non manca mai lui: Il Manifesto del Partito Comunista di Karl Marx e Friedrich Engels. Solitamente studia Scienze Politiche o Storia e Filosofia, segue la politica attivamente ed è iscritto a un sindacato studentesco; uno di quelli che ha permesso l’inserimento del terzo appello d’esame e ha organizzato una manifestazione per migliorare il servizio Mensa dell’Università (ecco perché adesso non servono più la sbobba color verde scuro).

Il libri del trasandato sono tutti dei pilastri del pensiero filosofico e politico. Non sono libri che vengono semplicemente letti, il trasandato i libri li studia. E del su citato libro sa che a pagina 113 l’ultima riga recita “Proletari di tutti i paesi, unitevi!”.

Alice in Wonderland

Alice sorride sempre, ha delle unghia perfette e scende dal letto sempre con lo stesso piede. A lei piace sognare e lo fa attraverso le parole di Baricco.

Vuole leggere e immaginare il sentimento; quello doloroso, sognante e romantico. Legge rigorosamente a casa, magari prima di addormentarsi e dopo una tisana tiglio e melissa. Dopo un weekend fatto di cocktail improbabili e locali a ritmo di musica commerciale e rimorchio facile, tornerà a casa e avrà capito che “ciò che si salverà non sarà mai quel che abbiamo tenuto al riparo dai tempi, ma ciò che abbiamo lasciato mutare, perché ridiventasse se stesso in un tempo nuovo”. Bene, 45 like conquistati; la cultura ha vinto, ancora.

L’onnivoro

Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei (parte prima)

L’Onnivoro ama leggere. A Natale ha letto Nessuno si salva da solo di Margaret Mazzantini, regalo della mamma, e durante la sessione invernale ha divorato I Pilastri della Terra di Ken Follett. Non legge perché “fa figo”. Legge perché odia le persone ma adora il mondo. Ha visitato tutti i posti che ha letto con la fantasia e immagazzinato discorsi e parole da riuscire a fare innamorare di lui anche la pietra più fredda del pianeta. A vederlo però sembra che al massimo abbia letto il primo libro della saga di Harry Potter.

E tu? Stai guardando il tuo comodino, eh?

Foto di: Magi EdosElvert Barnes e Paul Bence

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