Si tratta di un fenomeno che non colpisce solo le testate minori, ma anche i grandi gruppi, sebbene in misura più contenuta. Il Corriere della Sera ad esempio ha condividiso qualche mese fa un video dal titolo “Un anatroccolo che ha scelto un ragazzo come mamma”. Altre notizie pubblicate sulla pagina Facebook del Corriere, come quella di una donna che chiede il permesso di potersi masturbare al lavoro o quella di un lama rapito da alcuni studenti, quasi sicuramente non sarebbero mai finiti nel quotidiano cartaceo.
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Gli studenti si avvicinano sempre meno volentieri alle discipline legate a scienza e tecnologia. Perché la scienza non piace ai giovani?
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