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Quanto c’è di vero dietro tutti i miti, le leggende e i luoghi comuni sugli aspiranti medici? Ecco il mio personale e più o meno condivisibile parere – maturato dopo anni di esperienza tra libri di anatomia e cliniche mediche – che non è certo la verità assoluta, ma solo un semplice e sincero punto di vista, che spero possa risultare utile soprattutto per chi ha appena terminato l’esame di maturità e si appresta a fare una scelta fondamentale per il proprio futuro.

#1 Gli studenti di Medicina spesso sono ricchi e sono figli di medici – Vero al 25%

Certo… Infatti, io domani vado a lezione col mio jet privato e per merenda mi porto il caviale, per tenermi leggero. Eh sì, come no… Poi la sveglia suona e mi ritrovo nel mondo reale. Ahimé! No, non condivido molto questo luogo comune. Per carità, non è raro incontrare aspiranti medici che hanno seguito le orme dei genitori, ma tra gli iscritti a Medicina c’è una grande varietà dal punto di vista delle origini: i figli d’arte saranno al massimo un quarto del totale. E quelli che si soffiano il naso con le banconote da 100€? Ancora meno numerosi, anche se devo segnalare la travolgente simpatia del compagno di corso che ha messo al corrente tutta l’aula delle sue difficoltà nel trovare della buona manodopera per la manutenzione del suo yacht. Eh sì, sono disgrazie… Non c’è più la servitù di una volta. Beh, spero che lo yacht possa tornare al più presto a solcare i mari… E che Poseidone scateni la sua potenza.

2# Per superare il test d’ingresso bisogna essere raccomandati – Vero al 5%

Vivo in Italia e quindi ho imparato a non stupirmi mai di nulla… Tuttavia, in questi anni mi è capitato molto raramente di vedere situazioni “sospette” che potessero farmi pensare che qualcuno dei miei colleghi avesse qualche tipo di raccomandazione. Certo, non dubito minimamente del fatto che qualcuno abbia avuto una “spintarella”, se non altro per motivi statistici e probabilistici, ma non credo che tra i medici la pratica della raccomandazione sia più diffusa che in certi altri ambienti. Devo dire che, nella maggior parte dei casi, ho visto solo tanti ottimi studenti che si sono dati da fare e hanno meritato il loro successo, ma purtroppo le mele marce ci sono ovunque.

3# Conoscere il greco può essere un vantaggio nello studio della medicina – Vero allo 0%

Questa è solo una boiata di proporzioni epiche. Voglio dire… Tutta la lingua italiana pullula di parole di origine greca: archetipo, democrazia, biblioteca… Persino il corpulento ippopotamo è greco, eppure riesco benissimo a comunicare con lui. Ma io dico… È necessario avere alle spalle 5 anni di studio della lingua greca per capire – giusto per fare un esempio – che il prefisso oligo- significa “poco” e il prefisso poli- significa “molto”?!? Cioè, devo davvero saper declamare le tragedie di Sofocle in lingua originale per capire che uno che soffre di oliguria piscia poco?!? No. Proprio no.

4# A Medicina si studia tantissimo e molti esami sono immensi – Vero al 100%

Qui non c’è proprio niente da smentire: quando uno studente di Medicina vi dice “Non posso uscire stasera, tra un mese devo dare anatomia patologica” non ha una malattia psichiatrica, non è sotto l’effetto di stupefacenti, non sta evitando di uscire con voi perché gli state improvvisamente sulle palle. No, purtroppo è davvero così. Alcuni esami consistono in una mole di lavoro così immensa da far sì che il disgraziato studente di Medicina si ritrovi precocemente in condizioni di disagio psicofisico spaventose: ha gli occhi spiritati da serial killer e si muove a scatti come i velociraptor di Jurassic Park, oltre a dimostrare l’affabilità di una iena idrofoba. E questo a un mese dall’esame. Insomma, questo luogo comune non voglio assolutamente sfatarlo, perché vi direi una bugia. Lungi da me fare confronti con le altre facoltà, visto che non ho gli strumenti per giudicare… Ma è vero che a Medicina ci si ammazza di studio.

5# Gli studenti di Medicina sono competitivi e arrivisti – Vero al 70%

Devo ammettere che è abbastanza vero, secondo me. Sarà che l’esaurimento nervoso e lo studio in condizioni quasi incompatibili con la vita ci rendono abbastanza individualisti. Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole e sepolto sotto una vagonata di appunti da studiare. Un po’ di cinismo a volte è necessario per sopravvivere, ma non voglio essere buonista e giustificare alcuni miei colleghi che forse dovrebbero recuperare un po’ di umanità, se davvero in futuro vorranno essere utili a qualche essere umano. Però, tenete presente che molti studenti di Medicina non sono cattivi, ma solo tanto tanto stressati.

6# Gli studenti di Medicina sono convinti che la loro facoltà sia la più impegnativa – Vero all’85%

Già, non posso smentire questo luogo comune. Direi che questo è il motivo principale per cui gli aspiranti medici sono tra i più odiati dagli studenti delle altre facoltà. Su ragazzi, cercate di sopportarci e di vedere il lato positivo: se un chirurgo ha un ego smisurato, magari risulterà insopportabile a livello umano, ma almeno avrà una spinta in più per essere efficiente nell’esercitare la sua professione. Non tutti i mali vengono per nuocere, anche se devo ammettere che anch’io spesso faccio fatica a sopportare me stesso e la categoria di cui faccio parte!

7# Gli studenti di Medicina sono una vera e propria setta e tendono a stare solo tra di loro – Vero al 75%

Anche questo corrisponde abbastanza alla realtà, anche se a me, francamente, sembra che gli studenti siano piuttosto chiusi in tutte le facoltà… Nel senso che gli ingegneri stanno spesso tra ingegneri, i letterati stanno spesso tra letterati, eccetera. Sinceramente, la cosa mi pare abbastanza normale e inevitabile: tra compagni di corso che condividono tante difficoltà è possibile sfogarsi nei momenti difficili dal punto di vista universitario, fare battute tipicamente nerd e capire meglio le rispettive esigenze legate prettamente agli impegni di studio. Però, è anche vero che a volte è necessario fare una pausa, astrarsi totalmente da tutto ciò che riguarda i nostri studi e smettere del tutto di pensarci, per un attimo. Insomma, dopo un’intera giornata sui libri di medicina, a volte fa piacere anche sentir parlare di qualcosa che con la medicina non ha nulla a che fare… Quindi ben vengano le amicizie interfacoltà!

8# Gli studenti di Medicina parlano tranquillamente di schifezze mentre si mangia – Vero al 90%

Vero. Spesso gli aspiranti medici si dilettano a parlare di diarrea emorragica mentre assaggiano l’antipasto, a discutere di catarro purulento mentre gustano la carbonara, o a conversare su un’infezione dei genitali mentre addentano una coscia di pollo… Il tutto con la stessa nonchalance con cui parlano di calcio, vita sentimentale o progetti per le vacanze estive. Nel frattempo, i malcapitati commensali – allibiti e sconcertati – hanno assunto varie colorazioni, passando dal bianco/bluastro al verde/giallastro e arrivano al dessert senza aver ancora toccato nemmeno un pomodorino, il cui colore rosso ormai fa pensare inevitabilmente al sangue.

9# Gli studenti di Medicina sono ipocondriaci – Vero al 95%

Assolutamente vero. I testi da studiare a Medicina sono così avvincenti e coinvolgenti da far sì che il lettore si senta parte della narrazione e si immedesimi appieno nei protagonisti: i pazienti. E così, lo studente di Medicina non ha un bruciore di stomaco: ha un’ulcera peptica. Lo studente di Medicina non ha un semplice neo: ha un melanoma maligno. Lo studente di Medicina non va in bagno ogni 5 minuti perché ha mangiato un cesto intero di kiwi mutanti: può trattarsi di colite ulcerosa, morbo di Crohn o, perché no, di colera. E l’ipocondria raggiunge picchi assoluti nel momento in cui lo studente affronta lo studio della psichiatria. Io, personalmente, durante la preparazione di quell’esame mi sono diagnosticato qualunque malattia mentale presente nel programma. Eh già: una volta soffrivo di schizofrenia, ma ora siamo guariti.

10# Con una laurea in Medicina si trova facilmente lavoro – Vero al 50%

Mmh, questo non è del tutto esatto. Sicuramente i laureati in Medicina hanno qualche opportunità in più rispetto ad altri neo-dottori, ma nemmeno i camici bianchi se la passano troppo bene di questi tempi. Al momento, c’è in corso una riforma che ci lascia parecchi dubbi sul nostro futuro e i recenti tagli alla sanità e alla formazione superiore fanno sì che i primi a rimetterci siano proprio i giovani medici appena laureati. Cosa importante: al giorno d’oggi, con una laurea in Medicina si è solamente abilitati (dopo l’esame di Stato) come medici GENERICI ed è necessario vincere un concorso per entrare in specializzazione, persino per fare il medico di famiglia… Insomma, un medico appena laureato non può scegliere liberamente in che reparto lavorare o aprire il proprio ambulatorio. E’ facile che rimanga a spasso per qualche anno, sperando di fare qualche sostituzione o qualche guardia medica, prima di riuscire a diventare uno specializzando. Mettiamola così: di questi tempi, mentre tutti i neo-laureati sono immersi nei guai fino ai capelli, i giovani medici lo sono “solo” fino al collo.

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