Condividi con i tuoi amici!

Certo, convengo che i motivi per scegliere questa o quella università rispetto alle altre, siano ovviamente l’offerta formativa, i servizi, le strutture e caratteristiche di questo tipo. Tuttavia, nella mente di ogni giovane studente che si rispetti, sarà sicuramente balenato questo pensiero: “Chissà che ci sarà da fare la sera…”; quindi, per tutti i curiosi riguardo ai divertimenti che la provincia senese offre ai suoi abitanti, mi cimento ora nel difficile compito di elencarli.

E dico “difficile” non ha caso. Infatti la frase che lessi all’inizio della mia carriera universitaria su un sito internet, recitava testualmente: “Siena non è propriamente la fabbrica del divertimento. […]” (tra l’altro, se ritrovate quel sito lasciatelo perdere, riporta locali che non esistono più dal pleistocene). Sul momento mi lasciai prendere dallo sconforto, perché, diciamocelo francamente, la prospettiva di ingobbirsi sui libri come il buon Leopardi non alletta nessuno; col tempo, però, ho scoperto che in realtà qualcosa da fare c’è, anche se “l’offerta ludica” (chiamiamola così), non è ovviamente minimamente paragonabile con quella di una grande città.

Bar, pub e locali

Corte dei miracoli

I locali in cui rifugiarsi la sera per un drink, o anche semplicemente per prendere un caffè fra un corso ed un altro, ad onor del vero sono abbastanza numerosi. Le tipologie sono svariate, e passano dai semplici bar, ai punti di ritrovo per studenti Erasmus, ai pub alternativi con musica dal vivo e personaggi “originali”, fino ad arrivare ai locali più tranquilli dove rilassarsi in santa pace.

Premettendo che non prendo percentuali (purtroppo), vi segnalo, nella zona della facoltà di Lettere e Filosofia, posti come “Al cambio” o La corte dei Miracoli, entrambi luoghi dove troverete gente abbastanza “alternativa”, e quantomeno non la solita musica commerciale (noi di lettere dobbiamo sempre distinguerci); alla Corte dei Miracoli, inoltre, spesso si organizzano serate live, dove suonano gruppi che spaziano dal reggae al rock.

Gettonati poi dagli Erasmus sono pub come “The Dublin Post” in Piazza Gramsci, che offre una larga varietà di birre e, per i golosi come me, di cioccolate calde, oppure il “Lochness Pub” in via Montesanto, ad alcuni noto come “Robert the Bruce” (ve lo dico perché se lo cercate con quest’ultimo nome non lo troverete mai, esperienza personale). Ci sono infine anche locali più tranquilli, e tra questi il mio preferito è senz’altro il “Tea Room” in p.ta Giustizia, tappa obbligatoria per chiunque venga a Siena e voglia sorseggiare in santa pace un buon thè, accompagnato da ottime torte magistralmente illustrate ai clienti dal proprietario; andateci e poi smentitemi se avete il coraggio.

E l’aperitivo?

Siena by night - Giacomo Donati

Lo so che state pensando, habitué della movida notturna che non siete altro, ma gli aperitivi non esistono? E come potrebbe essere un sacrilegio simile! Ovviamente la moda dell’aperitivo è sbarcata anche qui, e dalle sette di sera (qualche bar per pensionati anche dalle cinque) fino più o meno alle nove praticamente ogni locale che si rispetti offre ai suoi clienti qualcosa da mettere sotto i denti, nella classica formula “drink da cinque euro e mangi quello che vuoi”.

Anche qui ci sono da fare delle distinzioni, poiché in certi casi il “mangi” andrebbe sostituito con il “guardi con aria affranta piatti da mensa della Caritas”; e tuttavia, se sarete accorti e guarderete cosa offre il menù prima di buttarvi sull’alcool (per favore evitate quelle scene pietose della serie “mi sono ubriacato all’aperitivo perché non ho mangiato niente”), la cena scroccata è assicurata. Per esempio, tutti i locali su Piazza del Campo si sono dotati di “aperitivo time”, come, per citarne uno, il “Fonte Gaia”.

Disco time

Papillon 78

Per concludere il nostro tour dei divertimenti, parliamo delle discoteche. Che a Siena pullulano come i neuroni ai congressi della Lega. Tutte le discoteche, infatti, sono collocate fuori dalle mura, spesso sperdute in mezzo ai “holli” toscani o addirittura in altri paesi, e per quanto certi pub mettano musica e facciano ballare, sinceramente non reggono il confronto.

Ammetto di non sapervi fornire molte indicazioni originate dall’esperienza diretta, poiché non sono particolarmente amante di quel tipo di divertimento, ma per farvi un esempio il “Papillon 78” (come la maggior parte degli altri posti) è dotato di servizi di navetta per portarvi fin là. Certo, se siete dotati di mezzi propri è meglio; uno magari non dovrà bere, ma vi eviterete di essere pressati sui bus come sardine in scatola, ma con l’aggravante della puzza di alcool, sudore e se siete sfortunati, vomito. Capite ora perché a Siena non amo frequentare questi posti? …

Immagine di copertina © Giacomo Donati


Condividi con i tuoi amici!