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Amore in Erasmus: come si fa? (parte seconda)
Ci eravamo lasciati con una storia che non sembrava affatto una storia, nella prima parte di questa nostra intervista. E invece…

Come è stato dover tornare a casa?

È stata dura. Molto, moltissimo. Per lui e per Madrid. L’esperienza in università e con gli studi non è stata molto semplice ma la città, la gente e soprattutto Momo erano le cose che non avrei mai voluto lasciare.

Come è nata la decisione di continuare la vostra storia anche a così tanta distanza?

Abbiamo cercato di dirci addio per ben tre volte, per fortuna senza successo. La nostra è una storia d’aeroporti: ci siamo lasciati a Madrid Barajas quando stavo tornando in Polonia alla fine del mio Erasmus, poi all’aeroporto di Varsavia quando venne a trovarmi. Ma ogni volta non resistevamo nemmeno un giorno e tornavamo insieme. Così quando eravamo a Madrid di nuovo e ci stavamo salutando prima che lui partisse per andare a lavorare ad Hong Kong abbiamo deciso che avremmo provato a continuare la nostra storia a distanza.

Amarsi a distanza non dev’essere facile.. come lo fate funzionare? Qual è il trucco?

Skype, Messenger e Whatsapp sono i nostri migliori amici. Per chi ci guarda da fuori possiamo sembrare dipendenti dal cellulare ma bisogna stare online il più possibile per riuscire a sentirci.

Adesso ci sono 7 ore di fuso orario tra noi, così quando lui si sveglia per andare a lavoro mi scrive “Buonanotte” ed io gli dico “Buongiorno!” mentre vado a dormire. A questo non mi sono ancora abituata, è una cosa che mi fa sorridere ogni volta.

Amore in Erasmus: come si fa?

Quando la tecnologia unisce per davvero…

Dove vi incontrate appena potete? Cosa fate?

Ci piace viaggiare e questa è una parte fondamentale della nostra relazione. Abbiamo viaggiato per la Spagna (Siviglia, Cordoba, Valencia, Alicante, Barcellona…) e poi siamo stati in Portogallo, in Repubblica Ceca, in Tailandia. Lui lavora e spesso è anche grazie a questo che possiamo fare questi viaggi e vederci. Poi io sono stata a trovarlo ad Hong Kong due volta e lui è venuto in Polonia 6 mesi fa. I biglietti aerei tra Asia ed Europa costano moltissimo quindi si fa ciò che si può anche se è difficile perché mi manca ogni giorno.

Ci amiamo e preferiamo così piuttosto che niente, questo almeno fin quando non finirò l’università e potremo pianificare di vivere insieme.

Amore in Erasmus: come si fa?

Si può dire che l’Erasmus per te ha significato qualcosa in più!

Beh sì, l’Erasmus è stato meraviglioso per le mie coinquiline, per la meravigliosa Madrid, per lui… Anche se il funzionamento tra università polacca e spagnola è un po’ diverso e ho avuto qualche problemino burocratico.

Il domani come lo vedete? Avrete già dei progetti futuri?

Beh sì, vorrei trovare uno stage ad Hong Kong per l’estate anche se studiando psicologia infantile non sarà affatto semplice lavorare in un luogo che non sia quello della mia lingua e cultura natale.

Per adesso abbiamo pianificato tutto solo fino a Febbraio. Lui lavora ad Hong Kong da settembre, per San Valentino ci siamo visti a Parigi. Adesso chissà. Sappiamo solo che continuiamo a stare insieme, questo per noi è l’importante.

Non perdetevi, la prossima settimana, la terza e ultima parte dell’intervista!


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