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Stanotte si è tenuta la superfinalissima di football americano, chi ha vinto? Non ce ne può fregar di meno. A parte gli yankees, il resto del mondo guarda solo gli spot commerciali e l’Halftime Show: il break musicale tra un tempo e l’altro. Insomma gli americani so bravi a fare ‘mericanate, quindi eccomi a imprecare contro la scritta buffering mentre, come un bambino, aspettavo l’Halftime show del Super Bowl 2014.

NB: classifica in ordine PURAMENTE casuale (no, non sono Belen Rodriguez).

Bruno Mars (2014)

Qui in Italia ce lo siamo filato poco o nulla ma – incredibile a dirsi – il suo Unorthodox Jukebox è stato l’abum più venduto del 2013. Ma cosa è successo gli anni passati?

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Michael Jackson (1993)

L’entrata in scena in questo show dice tutto, Michael Jackson ha avuto la capacità di essere il precursore/ideatore/maestro della teatralità della musica pop (da cui derivano quasi tutte le performance degli artisti contemporanei). Anche se pensi che il suo stile non faccia parte della tua vita ti consiglio di prenderti 12 minuti per guardare di cosa era capace quest’artista. Momento top: il tema, ovvero, il messaggio di pace e uguaglianza fra gli essere umani. Brividi lungo la schiena.

Janet Jackson (2004)

Lo scandalo che ci ha regalato sorella Jackson e stato l’inizio del trash contemporaneo, Una strategia di Marketing per far alzare gli ascolti del Superbowl? Non lo sapremo mai, l’unica certezza che è che mi ricordo che tutti i telegiornali/giornali ne parlavano. Janet Jackson era sulla bocca di tutti, il suo capezzolo, d’altra parte, era sugli occhi di tutti.

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‘N sync + Aerosmith (2001)

Questa performance è un insieme di dolce e salato. Un po’ come il cioccolato salato o i popcorn caramellati, all’inizio storci il naso e poi non ne faresti più a meno; da una parte vorresti ballare con gli ‘N Sync e dall’altra parte vorresti cantare a squarciagola “AI DONT UONT CLOS MAI AISSSSSSS” con gli Aereosmith. Un po’ di nostalgia anni 90, della serie: si stava meglio quando si stava peggio.

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Cristina Aguilera, Enrique Iglesias, Tony Braxton, Phil Collins (2000)

Basterebbero 3 parole per descrivere questa performance: la magia Disney.

Un’ incredibile performance per festeggiare il nuovo millennio con il duetto di Cristina Aguilera con Enrique Iglesias, condita con la presenza di Phil Collins (Tarzan, quanti ricordi!) e conclusa con l’energia paurosa di Tony Braxton.

Fantasia 2000 è qualcosa che ha segnato la mia e la tua infanzia/adolescenza, fai uscire quel bambino che è in te. (non esagerare però!)

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Madonna (2012)

Penserai sia impazzito, che il semi playback imbarazzante di Miss Ciccone mi abbia dato alla testa, ma no non lo sono. La performance vocale di Madonna ha miliardi di punti discutibili ma ciò che le va riconosciuto è la potenza della messa in scena dettagliatamente minuziosa, dalla scenografia ai costumi alla coreografia ai remix e cosi via. Vogliamo parlare della potenza di Like A prayer (anche se in lip sync) ?

Beyonce (2013)

Che c’è da dire su di lei? Un mostro sul palco, per un esibizione da paura. Magari poteva aggiungere altre sue canzoni, ma nell’insieme è stata una delle più belle esibizioni nella storia del Superbowl. Sono sicuro che mentre cantava “Single Ladies” eri in piedi a ballare e cantare insieme a lei.

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Prince (2007)

Il principe della musica, eleganza ed eccentricità fatta persona. Il pubblico, conoscendolo, si aspettava che in scena avvenisse qualcosa di scandaloso , e invece, il caro Prince, ha fatto uno spettacolo grandioso senza scadere nello scandalo. La cover meravigliosa di “Best of you” dei Foo Fighters è una chicca che in molti hanno apprezzato e la conclusione con “Purple Rain” e stata meravigliosa, sotto la (vera) pioggia con la chitarra al seguito. Se sentite qualcuno che suona e canta a squarciagola sotto la pioggia sono io che imito Prince.

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Shania Twain, No Doubt + Sting (2003)

Shania Twain da non considerare proprio visto l’evidentissimo lip sync, mentre l’accoppiata “No doubt+Sting” merita proprio di essere presa in considerazione.

“Message in a bottle” splendida con l’inserimento di Gwen Stefani, l’unico problema è che poi non te la toglierai dalla testa, io ho difficoltà a farlo. Ora odio questa canzone.

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U2 (2002)

Brividi assicurati. 5 mesi dopo l’11 settembre. Una performance dedicata alle vittime di quel brutto giorno per l’umanità. L’urlo di Bono mentre canta “Where streets have no name” e l’urlo liberatorio dell’America. Non ci sono parole per descrivere le emozioni che, tutt’ora, questa performance mi dona. Sicuramente una tra le migliori performance di questo Halftime Show.

https://www.youtube.com/watch?v=Zqtkik7nTik

Qual è la tua perfomance preferita? La trovi tra queste o ne hai di nuove? Scrivilo nei commenti e aggiungi la canzone alla nostra playlist di Spotify!


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